Per chi viene dalla città di Bologna, Sasso Marconi rappresenta la porta naturale verso i territori di montagna, offrendo ai visitatori paesaggi, profumi e sapori molto variegati e proponendosi come punto di partenza per la scoperta del patrimonio ambientale, naturalistico e culturale dell’Appennino, oltre che essere un’ottima base per visitare le città di Bologna, Modena e Firenze raggiungibili comodamente in treno.

Il suo nome è già un primo indizio per iniziare a scoprire la città: a Pontecchio Marconi, infatti, si trova la casa paterna dove Guglielmo Marconi, inventore di radio e telegrafia senza fili fece i suoi primi esperimenti. Oggi, oltre al suo Mausoleo, ospita il Museo Marconi ed è visitabile su prenotazione e richiesta per scoprire tutti i segreti della carriera, professionale e personale, dell’illustre scienziato. Poco distante, si trova lo splendido borgo di Colle Ameno, costruito nel XVII Secolo dall’illuminista Filippo Ghisilieri, con il desiderio di edificare una "città ideale", completamente autonoma, dove convivessero le esigenze della residenza signorile con quelle dell’attività produttiva, un unicum per la campagna bolognese.

E ancora non mancheranno le possibilità per i trekking lungo sentieri come la Via degli Dei (Bologna-Firenze) o la Via della Lana e della Seta (Bologna-Prato), le escursioni in mountain bike ed E-bike o le passeggiate in famiglia in cerca di fossili all’interno della Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico, un insieme di boschi, rupi e pietre di arenaria modulate dal vento.

Proprio qui, nella parte bassa del parco che costeggia il fiume Reno, il Comune di Sasso Marconi ha creato, da una ex cava, l’Oasi Naturalistica di San Gherardo, un luogo di tutela e conservazione della flora e della fauna locale, oggi visitabile insieme all’Acquedotto Romano, un’opera di ingegneria eccezionale realizzata in età augustea (I sec. a.C.) per garantire il rifornimento idrico della città di Bologna (ancora oggi funzionante).

Infine i sapori di grande qualità, Sasso Marconi è Città del Tartufo (famosissima la Tartufesta di fine ottobre/inizio novembre, dedicata al pregiato tartufo bianco) e Città del Vino in quanto zona di produzione del Pignoletto dei Colli Bolognesi. Ma in ogni ristorante della zona ci sarà la possibilità di assaggiare la cucina delle vere “Zdaure” bolognesi che va dalla pasta fresca alla torta di riso, dai bolliti alla crema di marroni, il tutto condito da un’ospitalità autentica e genuina.